Canali Minisiti ECM

Covid; il vaccino influenzale è associato a -17% mortalità

Farmaci Redazione DottNet | 06/07/2020 15:33

Studio su 92.000 persone, -8% terapia intensiva e -13% in ventilazione

Nei pazienti Covid, le probabilità di morte sono più basse del 17% per chi è stato di recente vaccinato contro l'influenza. E' quanto evidenzia uno studio pubblicato sul server di prestampa medRxiv e condotto su 92.000 pazienti con infezione da Sars-Cov-2. Lo studio che ha visto uniti i ricercatori dello Swiss Tropical and Public Health Institute, dell'Università di Basilea e di quella di San Paolo del Brasile, ha incluso persone con un'età media di 59 anni, il 37% ha avuto bisogno di cure intensive e il 23% è stato sottoposto a ventilazione meccanica, circa il 47% dei pazienti è deceduto. Circa il 66% aveva già malattie cardiovascolari, il 55% aveva diabete mellito, l'11% era obeso e il 12% aveva una malattia renale.

Circa un terzo di questi pazienti, per lo più tra gli over 60 anni, aveva ricevuto un vaccino trivalente durante l'ultima campagna per la vaccinazione antinfluenzale, da poco conclusa nell'emisfero opposto al nostro. Si è così osservato che i pazienti che hanno ricevuto un recente vaccino antinfluenzale avevano in media una probabilità inferiore dell'8% di venir ricoverati in terapia intensiva, una probabilità inferiore del 13% di aver bisogno di ventilazione meccanica e una probabilità di morte più bassa del 17%.
Questo effetto non si verificava in chi era stato vaccinato solo nelle stagioni precedenti.  L'effetto protettivo del vaccino contro l'influenza potrebbe esser collegato a diversi meccanismi e quello più probabile è un cambiamento indotto nell'immunità innata. Le cellule della memoria immunologica possono essere attivate da antigeni naturali o artificiali e, una volta attivate, difenderanno il corpo da più agenti patogeni, compresi quelli non interessati dal vaccino. "In questo momento - concludono i ricercatori - è consigliabile la promozione su vasta scala dei vaccini antinfluenzali, specialmente nelle popolazioni ad alto rischio di grave infezione da SARS-CoV-2".

Commenti

I Correlati

Blocca le neurochinine implicate nella termoregolazione

Lo annuncia l'esecutivo europeo in una nota, precisando che Imvanex è attualmente l'unico vaccino autorizzato in Ue, insieme a un trattamento antivirale (Tecovirimat SIGA)

L’Italia è al momento ancora ferma al palo. Con il rischio di restare tagliata fuori dalla nuova frontiera terapeutica, che secondo un’analisi dell’Allied Market Research avrà un mercato globale di 13,8 miliardi di dollari entro il 2027

L'inziativa prevede il trasferimento dell’anticorpo monoclonale Nirsevimab-Bey dai farmaci in fascia C a quelli in fascia A, dunque a carico del Servizio sanitario nazionale. Soddisfazione dal board del calendario per la vita

Ti potrebbero interessare

Lo studio sperimentale di fase III è stata la più ampia sperimentazione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ad oggi mai condotta, in corso presso circa 400 centri e in oltre 30 Paesi

Lo rivela la prima analisi globale sull'argomento pubblicata sulla rivista The Lancet e condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) Project

La dose giornaliera del farmaco contro il diabete ha preservato la cognizione e ritardato il declino di alcuni tessuti

In una guida aggiornata per i fornitori di assistenza sanitaria, i funzionari dello Stato consigliano di dare priorità ai “vaccini e ai trattamenti senza mRNA”

Ultime News

La stima del valore recuperato dai laboratori si aggirerebbe tra i 150 e i 160 milioni di euro

Blocca le neurochinine implicate nella termoregolazione

Lo annuncia l'esecutivo europeo in una nota, precisando che Imvanex è attualmente l'unico vaccino autorizzato in Ue, insieme a un trattamento antivirale (Tecovirimat SIGA)

Lo slittamento della scadenza servirà a dare più tempo ai professionisti e alle società per far valere il tetto al contributo introdotto dalla Fondazione